Ritorno al dunque e il dunque è l’origine, la nostra origine in spirito, proveniamo da un luogo puro, siamo spiriti puri, ci incarniamo nella materia, l’anima è determinante nella materia, vestita di materia, le anime compagne di viaggio; bene, in spirito puro siamo tutti affini, siamo tutti spiriti gemelli, vige l’amore in spirito, il nostro ritorno in materia divide le “due cose”, quando si ritorna in materia e l’anima si forma vi è un identità a cui far fronte e tenerne conto.
L’anima determina in ogni posizione il bene o il male, inteso da voi uomini, ma viene un qualcosa che procura movimento, un qualcosa di cui non conoscete l’origine e questo avviene attraverso degli incontri; se incontri uno spirito affine proveniente dallo stesso luogo, la tua anima se è predisposta, aperta, ne ricorda il sapore, ne ricorda il colore, ne ricorda la passione, la passione in spirito. Allora ti sembra di riconoscerla e avviene in te un movimento di cui non sai l’origine, ti chiedi perché ti sembra di averla sempre conosciuta.
Questo avviene nell’immediato, non sono gli occhi che parlano e nemmeno la voce, vi è qualcosa di più forte, di più grande amico mio; ma in materia non ne puoi riconoscere la ragione, ti soffermi, rifletti ma ancora non capisci la ragione, sai soltanto che senti, che vedi e respiri il suo respiro. Ecco riconoscere lo spirito è raro, non è sempre uguale per tutti ma quando accade non sai spiegartene la ragione ma se accade troverai una ragione nel riconoscerne l’effetto, ti accorgi che il tuo pensiero è il suo pensiero, ti accorgi che vivi gli stessi sogni ma può accadere che vi siano degli incontri in vite passate che vi hanno portato alla non risoluzione di un qualcosa in sospeso, questo lo puoi riconoscere non necessariamente in un innamorato, in una donna o un uomo che ami ma anche attraverso un figlio, anche attraverso una figlia, anche attraverso un parente e capisci che quel qualcosa ti lega, se scontri vi sono stati la soluzione c’è, se l’hai amato e in questa vita ti sembra poco l’amerai ancora di più, se l’hai odiato pur avendolo amato, in questa vita troverai il giusto equilibrio ciò nonostante lo senti parte di te come nessuno.
Vi dico, un genitore può avere dieci figli, può capitare che solo con uno, soltanto con uno, può riconoscere quell’amore affine, quell’amore che lo porta a distinguerlo dagli altri nove, l’ha riconosciuto in spirito e le anime parlano e le anime aperte si riconoscono, questo può accadere tra un uomo e una donna, questo può accadere tra fratelli e sorelle, cioè ci riconosciamo in spirito.
Quando noi ritorniamo in spirito, l’amore, unica forza, ci parla, che lega, ci rende forti, diventa quell’energia che non ha pari tra gli uomini, una forza, una forza comunicante, in materia si disperde, non si comprende. Un incontro simile unisce due spiriti ma le anime parlano, si riconoscono pur avendo voce umana. Non vuol dire questo che tutto può essere semplice perché, amico mio, solo con la fine della vita e l’inizio di una nuova vita potrete comprendere il tutto.
I legami sono, in ogni vita, una conseguenza di ciò che siamo stati, è una legge, è una legge applicata alla vita dell’anima.
TI concedo domande: Ci si riconosce prima in spirito per poi creare un percorso insieme?
Lo spirito si reincarna in materia, si forma l’anima, l’anima in materia, in una vita o più vite ha vari incontri, l’anima aperta si riconosce in spirito quando trova, in una vita o più vite, un anima compagna di viaggio e con essa non ha concluso una relazione di qualsiasi origine, un nuovo incontro in un'altra vita rendono capace il senso di portare a termine insieme, perché quel qualcosa non è stato portato a termine in una vita precedente, può essere qualcosa che avete scelto di fare insieme, un compito non portato a termine ed ecco che in una vita, nella tua vita, se vi è l’incontro, tu lo riconosci ma in spirito e in materia. E’ una sfida difficile e faticosa, lo capisco, anche perché può avvenire che le relazioni siano dolorose per entrambi, che sia figlio che sia madre, che sia compagna che sia padre, che sia fratello che sia sorella, ci si riconosce in spirito, ci si incontra in anima. E questi incontri, quasi sempre, vengono compresi al momento della morte.
Quali anime incarnate hanno incontri tutti oppure no?
Ti ho parlato di un anima aperta, di anime predisposte, di anime in attesa, di anime irrequiete, di anime a cui manca quell’anello, quella parte importante, quelle anime che pur avendo tutto in materia non sono mai soddisfatte, quelle anime solitarie pur circondate da altre anime, in attesa senza sapere, senza capire, senza comprendere l’inquietudine, la paura, il vuoto, quello che manca e quello che cerca, comprendi amico mio?
Il senso dell’incontro quale è?
Hai una visione giusta amico mio, portare a termine insieme quel che è stato non portato a termine in altre vite, quel qualcosa che è stato fatto e scelto insieme e non portato a temine, ecco il senso, è una sfida è solo una sfida.
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